Serata di Musica e Arte “Todavìa Cantamos”

Date Evento
Il 8 febbraio
Dalle 18:30 alle 20:00
Date Evento
Ingresso

Evento concluso

In occasione della mostra personale di Abel Zeltman, Todavìa Cantamos, l’artista argentino, sarà ospite venerdì 8 febbraio alle 18.30 per una Serata di Musica e Arte.

Serata di Musica e Arte “Todavìa Cantamos”

In occasione della mostra personale di Abel Zeltman, Todavìa Cantamos, in corso allo Spazio Q’4rt dell’Hotel Oxford nel cuore di Roma, l’artista argentino sarà ospite venerdì 8 febbraio alle 18.30 per una Serata di Musica e Arte.

In dialogo con le opere esposte, Gabriella Artale al pianoforte e Fabio Acone al violino accompagneranno gli ospiti con musica classica, musiche ispirate alla dolce vita e tanghi (ingresso libero).

Sabato 9 febbraio dalle 12.30 alle 14.30 ci sarà anche Pranzo con l’artista Abel Zeltman che sarà a disposizione degli ospiti per raccontare la sua arte, tra pittura e incisione, in connubio con la degustazione del menù preparato dall’Executive Chef Franco Moscardini.

La mostra Todavìa Cantamos, visitabile fino al 1 marzo 2019 è organizzata e curata da Camilla Falcioni ed ha ottenuto il prezioso patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica Argentina in Italia e della Casa Argentina – Oficina Cultural.

Un evento che coniuga arte e stile italiano dell’ospitalità, accolto con entusiasmo da Quarta Hospitality Oxford di Massimo e Gloria Quarta, pronti a condividere e a offrire al pubblico un’esperienza culturale da non dimenticare. La location è lo spazio espositivo nel bistrot-ristorante Q’4rt – Cucina & Vino del rinomato Hotel Oxford, albergo a 4 stelle in via Veneto, strada della Dolce Vita, che da quasi 50 anni offre accoglienza di qualità nella capitale.

Abel Zeltman, nato a Buenos Aires nel 1968 e oggi attivo a Pesaro, presenta a Roma una scelta di opere che appartengono a vari cicli della sua vita. Il calcio, il tango, il circo, sono alcuni dei temi trattati e cari all’artista le cui creazioni nascono da tecniche composite. Usa materiali diversi, dall’acrilico al carboncino, ma anche presi dal quotidiano, asfalto, carta, ritagli di giornale, applicati su tavola o tela, o ancora semplici post- it per piccole storie. Nascono così “immagini” aderenti alla realtà eppure trasfigurate in un linguaggio originale ed unico che è la cifra riconoscibile del suo stile. Volti e figure non sono rassicuranti, escono malconci e stremati dopo i salti mortali della vita ma comunque le acrobazie continuano e gli intensi colori in contrasto si scoprono essere in armonia.