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#Primarie #Pd, Renzi festeggia ‘nuovo inizio’, non sarà rivincita, Orlando-Emiliano incalzano, rifare Pd in macerie

1 maggio 2017 | 10:41
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#Primarie #Pd, Renzi festeggia ‘nuovo inizio’, non sarà rivincita, Orlando-Emiliano incalzano, rifare Pd in macerie

Boschi e Lotti presenti al discorso al Nazareno,aspettiamo molto da governo, Comunali prima prova

Renzi festeggia ‘nuovo inizio’, non sarà rivincita, Orlando-Emiliano incalzano, rifare Pd in macerie

Il Faro on line – Un plebiscito anche oltre le aspettative che Matteo Renzi festeggia nella nuova versione del noi e non dell’io. Al terzo piano del Nazareno, il leader, rilegittimato dalle primarie, festeggia su un palco circondato dai volontari e dai fedelissimi, a partire da Luca Lotti e Maria Elena Boschi. “Non è una rivincita ma un nuovo inizio, può essere che il leader sia forte ma il partito non è personale”, garantisce l’ex premier che, chiarendo di non sapere quando si andrà al voto, si dice vicino al governo “dal quale -dice – ci aspettiamo molto”.

Tutti i ‘grazie’ di Renzi

Renzi è arrivato alle 20 nella sede del Pd, dove lo aspettavano i vertici del partito, molti ministri, a partire da Dario Franceschini e Maurizio Martina. La vittoria è data per scontata come si capisce arrivando sulla terrazza, dove è stato allestito un palco a più livelli. Quando la vittoria è consolidata, l’ex leader brinda nel suo ufficio, chiama i rivali ringraziandoli per aver ravvivato la sfida dopo la scissione e poi sale sul palco. Il primo grazie va proprio a Orlando e Emiliano anche se è tutto da capire se la segreteria avrà una gestione collegiale.

Poi un grazie a Gentiloni e “agli amici che lavorano nel governo, ci attendiamo molto da tutti voi e lavoreremo al vostro fianco con molta convinzione”. Ma è la soddisfazione per l’affluenza ai gazebo la base di partenza per il rilancio di Renzi: “Tutti parlano di populismi, ma l’alternativa non è nel salotto, nei tweet, ma nel popolo”.

Linea che il segretario userà anche rispetto all’Ue, nodo al centro della ripartenza: “A Bruxelles chiediamo un cambiamento vero”. Ripartenza che sarà anche un cammino più o meno lungo verso le elezioni politiche e contro M5S, gli unici che Renzi vede come avversari nella sfida elettorale. Battaglia che il neoleader vuole vincere evitando coalizioni o ammucchiate.

No all’accordo con Berlusconi

E a chi lo accusa di voler tornare ad abbracciare Berlusconi, l’ex premier manda i suoi a smentire. E anche lui nega: “Noi vogliamo fare la grande coalizione con i cittadini non con dei presunti partiti che non rappresentano nemmeno se stessi”. E per avere la maggioranza nel paese, Renzi ammette un errore del passato: “Forse non siamo stati in grado fino in fondo di portare la gente dalla nostra parte partendo dal basso”.

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