Via Crucis con Papa Francesco al Colosseo, ecco le meditazioni

19 aprile 2019 | 10:34
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Via Crucis con Papa Francesco al Colosseo, ecco le meditazioni

Alle 21 la diretta in Mondovisione su Rai1. Autrice dei testi è suor Eugenia Bonetti, missionaria della Consolata, presidente dell’Associazione “Slaves no more”

IX Stazione – Gesù cade la terza volta

Maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la sua bocca, era come agnello condotto al macello. (Is 53, 7)

Signore, per la terza volta sei caduto, sfinito e umiliato, sotto il peso della croce. Proprio come tante ragazze, costrette sulle strade da gruppi di trafficanti di schiavi, che non reggono alla fatica e all’umiliazione di vedere il proprio giovane corpo manipolato, abusato, distrutto, insieme ai loro sogni. Quelle giovani donne si sentono come sdoppiate: da una parte cercate e usate, dall’altra respinte e condannate da una società che rifiuta di vedere questo tipo di sfruttamento, causato dall’affermazione della cultura dell’usa-e-getta. Una delle tante notti passate sulle strade a Roma, cercavo una giovane giunta da poco in Italia. Non vedendola nel suo gruppo, la chiamavo insistentemente per nome: “Mercy!”. Nel buio, l’ho scorta accovacciata e addormentata sul ciglio della strada. Al mio richiamo s’è svegliata e m’ha detto che non ne poteva più. “Sono sfinita”, ripeteva… Ho pensato a sua madre: se sapesse che cosa è accaduto alla figlia, piangerebbe tutte le sue lacrime.

Signore, quante volte ci hai rivolto questa domanda scomoda: “Dov’è tuo fratello? Dov’è tua sorella?”. Quante volte ci hai ricordato che il loro grido straziante era giunto fino a te? Aiutaci a condividere la sofferenza e l’umiliazione di tante persone trattate come scarto. È troppo facile condannare esseri umani e situazioni di disagio che umiliano il nostro falso pudore, ma non è altrettanto facile assumerci le nostre responsabilità come singoli, come governi e anche come comunità cristiane.

Preghiamo insieme dicendo: “Signore, donaci forza e coraggio per denunciare”:

– di fronte allo sfruttamento e all’umiliazione vissuta da tanti giovani
– di fronte all’indifferenza e al silenzio di molti cristiani
– di fronte a leggi ingiuste e prive di umanità e solidarietà

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