Via Crucis con Papa Francesco al Colosseo, ecco le meditazioni

19 aprile 2019 | 10:34
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Via Crucis con Papa Francesco al Colosseo, ecco le meditazioni

Alle 21 la diretta in Mondovisione su Rai1. Autrice dei testi è suor Eugenia Bonetti, missionaria della Consolata, presidente dell’Associazione “Slaves no more”

VIII Stazione – Gesù incontra le donne

Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. (Lc 23, 28)

La situazione sociale, economica e politica dei migranti e delle vittime di tratta di esseri umani ci interroga e ci scuote. Dobbiamo avere il coraggio, come afferma con forza Papa Francesco, di denunciare la tratta di esseri umani quale crimine contro l’umanità. Tutti noi, specialmente i cristiani, dobbiamo crescere nella consapevolezza che tutti siamo responsabili del problema e tutti possiamo e dobbiamo essere parte della soluzione. A tutti, ma soprattutto a noi donne, è richiesta la sfida del coraggio. Il coraggio di saper vedere e agire, singolarmente e come comunità. Soltanto mettendo insieme le nostre povertà, esse potranno diventare una grande ricchezza, capace di cambiare la mentalità e di alleviare le sofferenze dell’umanità. Il povero, lo straniero, il diverso non deve essere visto come un nemico da respingere o da combattere ma, piuttosto, come un fratello o una sorella da accogliere e da aiutare. Essi non sono un problema, bensì una preziosa risorsa per le nostre cittadelle blindate dove il benessere e il consumo non alleviano la crescente stanchezza e fatica.

Signore, insegnaci ad avere il tuo sguardo. Quello sguardo di accoglienza e misericordia con cui vedi i nostri limiti e le nostre paure. Aiutaci a guardare così alle divergenze di idee, abitudini, vedute. Aiutaci a riconoscerci parte della stessa umanità e a farci promotori di cammini arditi e nuovi di accoglienza del diverso, per creare insieme comunità, famiglia, parrocchie e società civile.

Preghiamo insieme dicendo: “Aiutaci a condividere la sofferenza altrui”:

– con chi soffre per la morte di persone care
– con chi fa più fatica a chiedere aiuto e conforto
– con chi ha condiviso soprusi e violenze

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