“Roma pulita entro Natale”. Promessa mantenuta? Il bilancio del sindaco Gualtieri – VIDEO






In Campidoglio il Sindaco presenta i risultati del piano costato 40 milioni: “La situazione è migliorata anche se restano situazioni critiche in alcune zone”
Roma – È stato presentato questa mattina un primo bilancio del Piano di pulizia straordinaria e di ripristino del decoro urbano che ha interessato la città negli ultimi due mesi, dal primo novembre al 27 dicembre.
Gli interventi straordinari che hanno coinvolto Ama, dipartimenti capitolini (Simu e Dta) e Polizia Locale di Roma Capitale, hanno riguardato circa 1200 strade (delle quali 290 alberate), pari a 6mila km complessivi. In molti casi, come su Lungotevere, Muro Torto e altre realtà, gli interventi sono stati ripetuti più volte. A ciò si è aggiunto il graduale incremento della raccolta ordinaria, l’avvio di una riforma della raccolta dalle Utenze non Domestiche e il potenziamento dei centri di raccolta per i rifiuti ingombranti.
L’azione di miglioramento del decoro urbano ha contemplato diverse tipologie di azioni: pulizia e spazzamento delle strade (Ama), attività di cura del verde orizzontale e verticale e lo sfalcio delle infestanti (Dta), pulizia interna di caditoie e tombini (Simu), rimozione di piccole discariche abusive ai lati delle strade (Ama in stretto coordinamento con Dta).
Il Piano dell’Amministrazione capitolina si è finanziato (tra nuove risorse e sblocco di altre) con un primo investimento di 40 milioni di euro che sono stati interamente impiegati.
IL BILANCIO DEL PIANO
Il Piano ha consentito di migliorare la pulizia nella Città, anche se restano situazioni critiche in alcune zone. Questi primi progressi devono quindi essere consolidati, estesi e rafforzati con azioni di natura strutturale per raggiungere il livello di eccellenza che Roma merita.
Il piano ha incontrato diverse difficoltà iniziali dovute all’insufficienza degli sbocchi, all’inadeguatezza del meccanismo di raccolta delle Utenze non Domestiche (Und) e alle condizioni di operatività della flotta. Per quanto riguarda il primo punto, la già scarsa capacità di smaltimento dei rifiuti della capitale è stata ulteriormente ridotta dallo stop di un impianto in provincia di Frosinone che ha pesantemente rallentato il lavoro durante le prime settimane di raccolta straordinaria, finendo per far concentrare il conferimento nell’impianto di Rocca Cencia (500 tonnellate) e in quello di Malagrotta (1250 tonnellate), per una quantità insufficiente di conferimento rispetto alle circa 3mila tonnellate raccolte ogni giorno. L’Amministrazione si è subito impegnata per incrementare gli sbocchi e smaltire quindi la quantità di rifiuti raccolti. A consentire questo sensibile miglioramento hanno contribuito tra gli altri i maggiori quantitativi di rifiuti giornalieri ricevuti dall’impianto Deco ai confini del Lazio, in Abruzzo, oltre che l’accordo raggiunto con l’impianto di Mantova. Al momento della partenza del piano, la differenza tra capacità di smaltimento e rifiuti prodotti lasciava centinaia di tonnellate di Rsu a terra ogni giorno, mentre oggi vengono smaltite tutte e ci sarebbe spazio per altre 500 tonnellate a settimana.
Per quanto riguarda le Und, la consistente riduzione operata da Ama nella primavera di quest’anno ha determinato una fortissima pressione sulla raccolta ordinaria, dove la maggioranza degli operatori commerciali hanno iniziato a conferire i loro rifiuti nei cassonetti, contribuendo in misura significativa all’ingolfamento della raccolta, al danneggiamento degli stessi e alla creazione di cumuli al loro fianco. Per superare questa criticità, a seguito di un incontro con le associazioni dei commercianti, è stata avviata la rimodulazione e reingegnerizzazione del servizio per le Und.