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Synod 2018: numeri e curiosità della XV Assemblea Generale dei Vescovi

2 ottobre 2018 | 07:05
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Synod 2018: numeri e curiosità della XV Assemblea Generale dei Vescovi

Papa Francesco: “Ascoltando le aspirazioni dei giovani possiamo intravedere il mondo di domani che ci viene incontro e le vie che la Chiesa è chiamata a percorrere”

Città del Vaticano – Per circa un mese, i Vescovi di tutto il mondo, riuniti in Vaticano, si metteranno in ascolto dei giovani per rileggere la società odierna e la Chiesa attraverso il loro occhi. A volerlo è stato Papa Francesco, che proprio alle nuove generazioni dedica le riflessioni e i dibattiti della XV Assemblea Generale dei Vescovi, in programma dal 3 al 28 ottobre.

“I giovani, la fede e il discernimento vocazionale” è il tema scelto dal Pontefice per il Sinodo di quest’anno. La Chiesa, dunque, si interroga “su come accompagnare i giovani a riconoscere e accogliere la chiamata all’amore e alla vita in pienezza, e anche di chiedere ai giovani stessi di aiutarla a identificare le modalità oggi più efficaci per annunciare la Buona Notizia – si legge nel documento preparatorio -. Attraverso i giovani, la Chiesa potrà percepire la voce del Signore che risuona anche oggi. Ascoltando le loro aspirazioni possiamo intravedere il mondo di domani che ci viene incontro e le vie che la Chiesa è chiamata a percorrere”.

In altre parole, Bergoglio non vuole solo una semplice riflessione sui giovani, ma azioni concrete da seguire. Ed è anche per questo che alle riunioni dei Vescovi saranno presenti anche i protagonisti di questo Sinodo, ovvero i giovani. Tutti sono rappresentati: provengono dai cinque continenti e non solo credenti. Una scelta, questa, voluta proprio per avere un quadro completo del mondo di oggi.

Nessun tabù

“Il tema dei giovani è certamente oggi una ‘sfida’, come del resto lo fu quello della famiglia. E la Chiesa non ha paura di affrontare le sfide, che sono sempre difficili e insidiose. Non le teme perché è sicura che la forza spirituale e umana le viene dallo Spirito Santo, che ispira e sostiene i suoi Pastori e il suo gregge, con a capo colui che ha ministero di confermare i fratelli”. A dirlo è il Segretario generale del Sinodo, il cardinal Lorenzo Baldisseri, che precisa: “Abbiamo compiuto un percorso abbastanza lungo di preparazione, questo è stato utile per capire la situazione attuale della gioventù nel mondo e quindi anche poter dare delle risposte alle sfide che ci sono. I giovani oggi non ascoltano, ma vogliono essere ascoltati”.

“I giovani vogliono essere accompagnati e non guidati alla maniera diciamo classica, i giovani vogliono essere protagonisti, non hanno lavoro, vogliono lavoro, vogliono lo spazio e purtroppo gli viene negato. Pertanto la Chiesa è veramente chiamata a dare un contributo di fondo e si è sempre occupata della gioventù ma in questo momento credo che questo accento che noi vogliamo dare alla pastorale è molto sintomatico perché vogliamo rinnovare la stessa Chiesa all’interno e avere energie nuove che sappiano vedere il futuro e dare un contributo alla società”, aggiunge il porporato.

“Noi parleremo a tutto campo – prosegue Baldisseri – affronteremo tutte le problematiche, non ci sono tabù, nella realtà della vita c’è la droga, c’è il sesso, c’è il consumismo, c’è tutto il mondo virtuale, c’è la pornografia, l’omosessualità, c’è tutto, ma questi sono soprattutto aspetti negativi, noi vorremmo mettere in evidenza gli aspetti positivi. La Chiesa non è una ong, è un’istituzione che ha dei grandi valori e che vuole proporre la persona di Gesù Cristo che affronta la Croce e poi risorge, questa è la garanzia per cui noi possiamo dire qualcosa ai giovani oggi”.

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