Euro 2020, l’esame di maturità della Generation Z

Ventiquattro giovani stelle per 24 nazionali. Una carica di gioventù chiamata a dimostrare di essere pronta per il grande calcio.
GRUPPO E
SPAGNA – Pedri
Il caos Covid che ha investito la nazionale di Luis Enrique negli ultimi giorni ha portato parecchie novità. L’ultima partita, ufficialmente per nazionali maggiori, l’ha disputata l’Under 21. Risultato, 16 esordi tutti insieme con la Spagna dei grandi. E di gioventù era già parecchio infarcita la Roja: da Ferran Torres a Eric Garcia, ma soprattutto il blaugrana Pedri. Nato nelle Canarie, come David Silva, e caratteristiche molto simili all’ex stella del City. Un anno da protagonista al Las Palmas gli è valsa la chiamata del Barcellona che lo ha subito posizionato sulla trequarti titolare. Ben 52 partite in stagione, tanti assist, qualche gol e numerosi pezzi di repertorio. La fiducia cieca di Luis Enrique conferma la sua affidabilità. La nuova Spagna riparte anche da lui.
SVEZIA – Dejan Kulusevski
Titolare nella Juventus e la sensazione che quelle viste finora siano solo una minima parte delle sue doti. Salterà, causa Covid, la gara d’esordio della Svezia ma il ct Andersson non ha voluto sostituire il giovane attaccante bianconero, convinto che possa superare il problema e riaggregarsi presto al gruppo per dare il suo apporto. L’Europeo potrebbe essere l’occasione giusta per la sua consacrazione definitiva. Il mister lo sa e lo sa bene anche lui, pronto a raccogliere in zona avanzata il testimone di giocatori come Andreas Svensson ed Elmander, mezzepunte che hanno contribuito ai buoni piazzamenti della Svezia negli ultimi anni. L’etichetta dell’erede, però, a Kulusevski potrebbe andare davvero troppo stretta.
POLONIA – Kacper Kozlowski
E’ il calciatore più giovane a Euro 2020. Poche presenze nel Pogon Stettino sono state sufficienti per etichettarlo come la più limpida promessa del calcio polacco. Mediano tuttocampista, il classe 2003 ha già collezionato tre gettoni con la nazionale maggiore, iniziando a dire la sua in un centrocampo che conta mostri sacri come Zielinski e Krychowiak. La sensazione è che la sua presenza fra i convocati di Paulo Sousa non sia solo un premio all’ascesa ma una scelta funzionale alle esigenze della squadra. Nonostante la giovanissima età, non sembra azzardata l’idea di vederlo in azione.
SLOVACCHIA – Tomas Suslov
Centrocampista offensivo del Groningen, autore di una buona stagione in Eredivisie, le aspettative su di lui portano a indicarlo come un possibile erede di Hamsik sulla trequarti slovacca. Partirà come riserva proprio dell’ex capitano del Napoli ma la sua classe potrebbe essere un’arma importante a partita in corso, in un girone in cui la Slovacchia partirà per forze di cose da sfavorita. Tuttavia, mai sottovalutare gli slovacchi. A Euro 2016 superarono il primo turno e lo stesso fecero ai Mondiali del 2010. L’Italia se lo ricorderà bene…