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Euro 2020, l’esame di maturità della Generation Z

10 giugno 2021 | 16:28
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Euro 2020, l’esame di maturità della Generation Z

Ventiquattro giovani stelle per 24 nazionali. Una carica di gioventù chiamata a dimostrare di essere pronta per il grande calcio.

GRUPPO C

PAESI BASSI – Ryan Gravenberch

Probabilmente il vero crack della stagione. Titolarissimo del centrocampo dell’Ajax campione d’Olanda, esordiente e marcatore più giovane della storia dell’Eredivisie, è un centrocampista offensivo sullo stampo di Clarence Seedorf, dotato di un gran tiro, tecnica sopraffina e di un ottimo fisico. In nazionale, il classe 2002 ha già messo a referto 5 presenze e una rete (contro la Georgia, nell’ultima amichevole pre-Europeo). L’Ajax vorrebbe puntarci ancora ma le sue prestazioni hanno già stuzzicato l’interesse dei top club europei. E la rassegna continentale (con l’Olanda attesissima dopo aver saltato Euro 2016 e Russia 2018), probabilmente da titolare, potrebbe far lievitare ulteriormente l’attenzione su di lui.

UCRAINA – Illja Zabarniy

Diciannove anni appena e già titolare nella difesa della Dinamo Kiev. Otto presenze in nazionale, tutte dal primo minuto, e una riconosciuta maturità calcistica che lo ha portato fra le giovani stelle più attese all’Europeo. Centrale di buona tecnica e capacità di impostazione, nonostante la giovanissima età viene ritenuto un calciatore di grande carisma. Inserita in un girone non impossibile, la sua Ucraina potrebbe regalargli un palcoscenico importante. Anche grazie alla comprovata stima del ct Shevchenko.

AUSTRIA – Christoph Baumgartner

Nato nel 1999, per lui l’Europeo è l’occasione della consacrazione. Classico numero 10, titolare inamovibile dell’Hoffenheim, in Bundesliga, il ct Foda affiderà a lui le chiavi della trequarti austriaca, con la speranza che le grandi prestazioni, spiccate particolarmente negli ultimi due altalenanti campionati dei tedeschi, possa replicarle anche in nazionale. Agli Europei, l’Austria si presenta con una maggiore dose di talento rispetto al 2016 e con la convinzione di poter far meglio rispetto al flop ottenuto in Francia. Molto dipenderà dall’ispirazione di Baumgartner, sia in versione assistman che in zona gol.

MACEDONIA DEL NORD – Darko Curlinov

Arrivata all’Europeo vincendo gli spareggi della sua categoria, voluti dal nuovo regolamento per offrire una ribalta anche alle nazionali meno blasonate, la Macedonia del Nord si presenta inevitabilmente come la cenerentola dell’Europeo. Attenzione però. La formazione di Angelovski può contare su un collettivo rodato e su un discreto mix di esperienza e talento, oltre che su un girone non impossibile. Assieme alla stella Pandev e al napoletano Elmas, buone aspettative poggiano anche sul classe 2000 dello Stoccarda. Scuola Colonia e autore di una discreta stagione in Bundesliga, in una squadra che punterà tutto sul collettivo per superare almeno la prima fase (senza dimenticare l’exploit islandese di cinque anni fa), potrebbe esserci spazio anche per il centrocampista, in gol nel 4-0 macedone contro il Kazakistan, ultima amichevole pre-Europeo.

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